Golden Week: Una Delle Feste Più Importanti Del Giappone
01/05/2024Consigli Manga Per Studiare Giapponese
12/05/2024- Casa
- /
- Lingua Giapponese
- /
- Onomatopee Giapponesi: Fondamentali per...
Le onomatopee rappresentano un aspetto distintivo della lingua e della cultura giapponese, utilizzate tantissimo sia nei manga e negli anime che nel parlato di tutti giorni.
Le onomatopee rendono ancora più ricca la lingua giapponese, grazie alla loro capacità di rappresentare sensazioni, azioni, elementi naturali e molto, molto altro.
Continua a leggere per scoprire quali tipi di onomatopee esistono, le regole che ti aiuteranno a capirle ed utilizzarle al meglio ed una lista delle più utilizzate.
Onomatopee Giapponesi: Tipologie
Le categorie principali di onomatopee giapponesi includono le gitaigo, giseigo e giongo.
- Le onomatopee gitaigo descrivono stati d'animo o sensazioni, come "pokapoka" che indica la sensazione di calore piacevole o "sukkiri", usata per esprimere la sensazione di quando ci si sente rinfrescati o rinvigoriti.
- Le giseigo sono onomatopee che rappresentano vocalizzi o suoni prodotti da animali e persone, come "wan wan" per l'abbaiare di un cane o "nyaa nyaa" per il miagolio di un gatto.
- Infine, le giongo sono onomatopee che descrivono i suoni dell'ambiente e della natura, come "zaa zaa", che indica la pioggia che cade.
A queste 3 categorie si aggiungono le onomatopee Giyougo, usate per i movimenti, e le Gijougo, usate per esprimere i sentimenti.
Le onomatopee, in giapponese, sono quindi utilizzate per rappresentare una vasta gamma di suoni che si verificano nella vita quotidiana.
Per comprendere meglio le 3 categorie principali vediamo il loro significato letterale in giapponese:
-
Gitaigo (擬態語)
- 擬 (gi) - "imitazione"
- 態 (tai) - "forma, stato"
- 語 (go) - "parola, linguaggio"
Onomatopee che imitano o rappresentano stati o sensazioni.
-
Giseigo (擬声語)
- 擬 (gi) - "imitazione"
- 声 (sei) - "voce, suono"
- 語 (go) - "parola, linguaggio"
Onomatopee che imitano i suoni prodotti dagli esseri viventi.
-
Giongo (擬音語)
- 擬 (gi) - "imitazione"
- 音 (on) - "suono"
- 語 (go) - "parola, linguaggio"
Onomatopee imitano suoni ambientali o naturali.
Con Quale Alfabeto si Scrivono le Onomatopee?
Nella lingua giapponese le onomatopee possono essere scritte sia in hiragana che in katakana a seconda del contesto e dell'effetto desiderato.
Solitamente, le onomatopee che rappresentano suoni naturali o emozioni tendono ad essere scritte in hiragana per dare un senso di morbidezza e delicatezza, mentre quelle che rappresentano suoni più forti, come rumori di motori o di oggetti, sono spesso scritte in katakana per enfatizzare la loro natura strana o non naturale.
Tuttavia, non esiste una regola ben definita e valida per tutte le categorie di onomatopee; l'uso dell'hiragana o del katakana varia anche a seconda dello stile di chi scrive o del contesto in cui vengono utilizzate le onomatopee. Inoltre, raramente, le onomatopee possono anche essere scritte in kanji, soprattutto se si tratta di suoni associati a oggetti o azioni specifiche.
Onomatopee nei Manga e Anime
Manga e anime sono parte integrante della cultura giapponese e godono di un enorme seguito. Un degli aspetti che li rende così unici ed accattivanti è sicuramente l'uso delle onomatopee.
Se ti è mai capitato di leggere o vedere un manga in giapponese, avrai notato che le onomatopee non vengono usate solo nei dialoghi, ma sono spesso incorporate direttamente nelle vignette stesse, con font che ricalcano quello che l'onomatopea stessa vuole dire. Ad esempio, "DON!" utilizzato spessissimo per i colpi o per le scene ad effetto, viene di solito disegnato con lettere grandi. Le onomatopee nei manga e negli anime vengono quindi usate per dare ancora più enfasi alla narrazione.
Le onomatopee aiutano anche ad identificare meglio la scena, nelle vignette possiamo trovarne alcune come per "shin shin" che richiama la neve che cade silenziosamente o "zaa zaa" per la pioggia battente. Le onomatopee aiutano anche a dare più forza ed enfasi ai sentimenti e le reazioni dei personaggi. "Doki doki" ad esempio raffigura il cuore che batte velocemente di un personaggio quando è nervoso o innamorato.
Pikachu e L'Onomatopea Più Famosa
Hai presente il famoso verso che fa Pikachu, il famoso topo elettrico della serie Pokemon: "pikapika"? Devi sapere che, in giapponese, "pikapika" è l'onomatopea utilizzata per descrivere qualcosa di luminoso, scintillante o splendente.
Il suo verso è stato quindi scelto in modo da rappresentare al meglio le caratteristiche di Pikachu. La parola "pikapika" è diventata così iconica nell'immaginario collettivo dei fan di Pokémon che è diventata quasi sinonimo di Pikachu stesso.
Onomatopee Giapponesi: Gitaigo 擬態語
Vediamo ora nel dettaglio le categorie delle onomatopee.
Le gitaigo descrivono condizioni o stati d'animo, eccone alcune:
- Sensazione di calore piacevole da cibo o corpo: Pokapoka (ぽかぽか)
- Emozionato: Dokidoki (ドキドキ)
- Sensazione di eccessivo calore: Mushimushi (むしむし)
- Appiccicoso: Betobeto (べとべと )
- Tranquillo, sereno: Shittori (しっとり)
- Sensazione di freschezza: Hinyari (ひんやり)
- Morbidezza: Fuwafuwa (ふわふわ)
Onomatopee Giapponesi: Giseigo 擬声語
Le Giseigo indicano i suoni prodotti dagli esseri umani e dagli animali eccone alcuni:
- Cane: Wan wan (ワンワン)
- Gatto: Nyaa nyaa (ニャーニャー)
- Gallina: Kokekokko (コケコッコー)
- Maiale: Buu buu (ブーブー)
- Mucca: Moo moo (モーモー)
- Uccello: Pii pii (ピー ピー)
- Leone: Gao gao (ガオガオ)
- Cavallo: Hiiin hiiin (ヒィーンヒィーン)
- Pecora: Mee mee (メェメェ)
- Rana: Ghero ghero (ゲロゲロ)
- Topo: Chuu chuu (チューチュー)
- Scimmia: Kii kii(キィーキィー)
Onomatopee Giapponesi: Giongo 擬音語
Tra le Giongo troviamo i suoni della natura, o comunque non riconducibili ad un'azione diretta umana come i rami mossi dal vento, o la porta che sbatte. Ecco alcuni esempi di giongo:
- Tuono: Goro goro (ゴロゴロ)
- Frusciare: Gasa gasa (がさがさ)
- Pioggia intensa: Zaa zaa (ザーザー)
- Qualcosa che si apre e chiude ripetutamente: Gacha gacha (ガチャガチャ)
- Acqua che bolle dolcemente: Gokogoko (ゴコゴコ)
- Fiamme che scoppiano improvvisamente: Meramera (メラメラ)
- Massi o rocce che rotolano giù da una collina: Gorogoro (ゴロゴロ)
Onomatopee Giapponesi: Giyougo 擬容語
Queste onomatopee descrivono il movimento:
- Vagare senza meta: Urouro (うろうろ)
- Procedere a passo di lumaca, lentamente: Noronoro (のろのろ)
- Addormentarsi a metà, chinarsi: Utouto (うとうと)
- Colpo improvviso: Patto (ぱっと )
- Dormire profondamente, completamente: Gusuri (ぐっすり)
- Guardarsi intorno in maniera inquieta: Kyorokyorō (きょろきょろ)
Onomatopee Giapponesi: Gijougo 擬情語
Infine, abbiamo le onomatopee che descrivono i sentimenti. Le troviamo spesso anche in anime e manga:
- Sentirsi solo e silenzioso: Shinmiri (しんみり)
- Essere felici, allegri: Ukiuki (うきうき)
- Essere eccitati dall'attesa: Wakuwaku (わくわく) (Qualcuno ha detto Anya?)
- Correre in giro di fretta: Atafuta (あたふた)
- Essere arrabbiati: Iraira (いらいら)
- Sentirsi irritabili: Tsuntsun (つんつん )
- Esitare nel prendere decisioni a causa dell'imbarazzo o della timidezza: Mojimoji (もじもじ)
- Essere preoccupati o indecisi su cosa fare: Moyamoya (もやもや)
Regole Delle Onomatopee
Di seguito le regole delle onomatopee ed alcuni consigli su come rendere il loro utilizzo più semplice.
Regole Delle Onomatopee
Le onomatopee giapponesi o hanno i suoni che si ripetono (dokidoki, moyamoya, ecc..) oppure terminano con le sillabe っ (tsu piccolo), り (ri) o ん (n) . In base a questo possiamo dire che:
- Suono che termina in っ: lo tsu piccolo "っ" ( chiamata occlusiva glottale) indica un suono o un movimento che finisce in modo improvviso, oppure viene usato per porre l'attenzione su un particolare istante di uno stato o un'azione, infatti si pronuncia con l'aria che si ferma in gola. Può essere seguito dalla particella と (esempio: どきっと).
- Suono che termina in り: Indica qualcosa di pienamente compiuto e finito, senza interruzioni improvvise.
- Suono che termina in ん: l'onomatopea che termina in "n" è pronunciata con un leggero suono nasale ed è usata quando si vuole descrivere qualcosa che è in essere, in movimento, non ancora compiuta.
- Suono ripetuto: indica un suono o un’azione che si ripete o che continua nel tempo.
- Suono con っ e り (o っ e ん)/Suono con ん e り contemporaneamente: queste onomatopee prendono le caratteristiche di quelle viste sopra.
Le vocali delle diverse onomatopee possono anche essere allungate. Questo allungamento vocale viene usato per dare idea di qualcosa che si prolunga nel tempo
Per esempio:
- ふわ~ un lungo sbadiglio
- ざーざー cadere incessante della pioggia
Regole Delle Onomatopee: Consonanti
La maggior parte delle sillabe giapponesi inizia con una consonante, seguita da una vocale.
Queste sillabe possono essere accompagnate da due piccoli simboli chiamati dakuten e handakuten: i dakuten 濁点 sono due linee chiamate anche ten-ten ('') , mentre il simbolo handakuten 半濁点 è un cerchietto aperto, chiamato anche maru( ˚).
Questi simboli cambiano la sonorità delle consonanti a cui vengono aggiunte rendendo il suono più duro, ad esempio:
か > が ka > ga
さ > ざ sa > za
た > だ ta > da
は > ば, は > ぱ ha > ba, ha > pa
Questa sonorità è molto importante, in quanto rende più semplice capire il senso di un'onomatopea, quelle con maru o tenten infatti indicano un qualcosa di più forte, rumoroso o intenso:
こんこん battito - ごんごん martellare
さらさら setoso - ざらざら rugoso
とんとん picchiettare - どんどん tambureggiare
Pronunciandoli ad alta voce si sente subito la differenza.
Regole Delle Onomatopee: Vocali
L'uso delle vocali è altrettanto importante quanto quello delle consonanti. Cambiando un carattere da か a こ cambia anche il tipo di suono che si vuole esprimere, proprio come se si aggiungesse un tenten o un maru. Diamo un'occhiata:
かんかん suono limpido e normale - きんきん suono acuto - こんこん suono basso
Alla luce di questo esempio possiamo definire delle regole generali per le vocali:
- あ indica un suono lungo e lento
- い indica un suono acuto e veloce
- う indica un suono lungo e lento
- え indica un suono che indica qualcosa di negativo
- お indica un suono lungo e lento
Regole Delle Onomatopee: Combinazione con la Grammatica
Le onomatopee giapponesi sono utilizzate in combinazione con varie particelle e forme grammaticali per aggiungere sfumature e enfasi. Ad esempio, in combinazione con "を" (o), la particella usata per indicare l'oggetto di un'azione, l'azione diventa più vivida e descrittiva.
"ドンをする" (don o suru), dove "ドン" (don) rappresenta il suono di un forte colpo, diventa "fare un forte rumore".
Le onomatopee possono anche essere usate in combinazione con la particella "に" per indicare un'azione in corso o uno stato attuale. Ad esempio, "びしょびしょに濡れる" (bishobisho ni nureru), dove "びしょびしょ" (bishobisho) indica l'essere completamente bagnato, può essere tradotto come "essere completamente bagnato".
Inoltre, le onomatopee possono essere utilizzate per indicare che qualcuno o qualcosa sta causando l'azione descritta dall'onomatopea. Ad esempio, "わらわらと集まる" (warawara to atsumaru), dove "わらわら" (warawara) rappresenta una folla che si riunisce rumorosamente, può essere tradotto come "riunirsi rumorosamente".
Possiamo anche trovare le onomatopee con il Desu (です), come ad esempio in : もう野菜はうんざりです, "sono stufo di mangiare la verdura.
Le Onomatopee Più Usate Divise Per Argomento
Ecco alcune delle onomatopee più usate divise per argomento
Gioia:
- ワクワク (wakuwaku) - eccitazione
- キラキラ (kirakira) - risplendere
- ニコニコ (nikoniko) - sorriso
- ウキウキ (ukiuki) - allegria
Sonno:
- ぐっすり (gussuri) - sonno profondo
- うとうと (utouto) - sonnecchiare
- すやすや (suyasuya) - dormire tranquilli
- Arrabbiatura:
- むかつく (mukatsuku) - sentirsi irritati
- いらいら (iraira) - rabbia
- かんかん (kankankankan) - furioso
- Stanchezza:
- ふらふら (furafura) - sentirsi deboli
- ぐったり (guttari) - sentirsi esausti
- くたくた (kutakuta) - stanchezza fisica
- だるい (darui) - sentirsi svogliati, fiacchi
- Cibo:
- ぱくぱく (pakupaku) - mangiare avidamente
- ごくごく (gokugoku) - bere in fretta
- ぺろぺろ (peropero) - leccare
- Sensazione del corpo:
- ぴりぴり (piripiri) - formicolio
- じんじん (jinjin) - bruciore
- しんしん (shinshin) - freddo intenso
Corporatura:
- ぽっちゃり (pocchari) - rotondo
- ほそぼそ (hosoboso) - magro
- がりがり (garigari) - scheletrico
Capelli:
- さらさら (sarasara) - capelli setosi
- ふわふわ (fuwafuwa) - capelli soffici
- しっとり (shittori) - capelli umidi
- くしゅくしゅ (kushukushu) - capelli arruffati