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30/11/2024Il Capodanno giapponese, noto come Shōgatsu (正月), è una festività molto importante in Giappone. Celebrato per diversi giorni, include tradizioni che vanno dalle visite ai templi alla preparazione di piatti tipici, ognuna con un preciso significato culturale e simbolico.
In questo articolo esamineremo le principali usanze e le parole legate al Capodanno giapponese.
Il Capodanno ed il Suo Significato Per i Giapponesi
Shogatsu (正月) è il termine usato in Giappone per riferirsi al Capodanno. Il Capodanno è la festa più importante per i giapponesi, ed è considerato un periodo di rinnovamento e di speranza.
In passato, l’anno nuovo era legato all’agricoltura e alla spiritualità, poiché i giapponesi credevano che durante questo periodo le divinità della terra (kami) visitassero le case e portassero prosperità. Ancora oggi, molte delle tradizioni legate al Capodanno hanno a che fare con l'accogliere la felicità e la prosperità.
Come Fare Gli Auguri in Giapponese
Durante il Capodanno giapponese, gli auguri più comuni sono "Akemashite omedetō gozaimasu" (明けましておめでとうございます), che significa "Felice Anno Nuovo".
Spesso questa frase viene seguita da "Kotoshi mo yoroshiku onegaishimasu" (今年もよろしくお願いします), che si traduce come "Anche quest’anno, conto sul tuo supporto o anche quest'anno prenditi cura di me", esprimendo il desiderio di mantenere buoni rapporti nell’anno nuovo. Tra amici o in situazioni meno formali, si può utilizzare una versione abbreviata come "Akemashite omedetō!" (明けましておめでとう!).
Una versione ancora più informale, spesso usata tra amici stretti o nei messaggi di testo, è "Akeome!" (あけおめ!), che è un'abbreviazione colloquiale di "Akemashite omedetō!"
Osechi-ryōri (お節料理) - Il Cibo del Capodanno
Un'altra tradizione fondamentale di Shōgatsu è l’osechi-ryōri (お節料理), il cibo tradizionale preparato appositamente per il Capodanno.
Ogni piatto ha un significato simbolico, spesso legato a desideri di lunga vita, prosperità e felicità. I piatti dell'osechi sono serviti in appositi contenitori a più piani chiamati jūbako (重箱).
Tra le pietanze più tipiche, troviamo:
- Kuromame (黒豆): fagioli neri, simbolo di salute e forza.
- Kazunoko (数の子): uova di aringa, simbolo di fertilità e abbondanza.
- Tazukuri (田作り): pesce essiccato, simbolo di una buona raccolta.
- Ebi (海老): gamberetti, che rappresentano la longevità grazie alla loro forma curva, che ricorda un anziano piegato.
- Kurikinton (栗きんとん) - Castagne Dolci con Purea di Patate Dolci: Significato: Questo piatto simboleggia la ricchezza e la fortuna, grazie al suo colore dorato.
- Kamaboko (蒲鉾): Pesce Pressato, il quale con i suoi colori rosso e bianco rappresenta rispettivamente la protezione dal male e la purezza. La forma ricorda il sorgere del sole, un simbolo di rinascita.
- Datemaki (伊達巻): Omelette Dolce Arrotolata che rappresenta il desiderio di apprendimento e saggezza, poiché ricorda le pergamene tradizionali.
- Namasu (紅白なます): Insalata di Daikon e Carote che simboleggia la gioia e la purezza.
Il cibo dell'osechi è preparato in anticipo, in modo che le famiglie possano concentrarsi sulle celebrazioni senza dover cucinare durante i primi giorni dell’anno.
L’osechi-ryōri varia notevolmente da una regione all’altra del Giappone. Ad esempio, nel Kansai si preferiscono versioni più dolci delle pietanze, mentre nel Kyūshū alcuni piatti includono ingredienti locali come il pollo. Inoltre, nelle famiglie moderne, accanto ai piatti tradizionali si possono trovare anche pietanze non giapponesi, come arrosti o insalate occidentali.
Inoltre, poiché il Capodanno è tradizionalmente un periodo di riposo per la famiglia, i piatti dell’osechi vengono preparati in anticipo e sono cucinati per durare diversi giorni. Molte preparazioni prevedono l’uso di tecniche di conservazione come la marinatura, la bollitura o l’aggiunta di zucchero e aceto.
La sera del 31 dicembre, le famiglie giapponesi consumano un piatto chiamato toshikoshi-soba (年越し蕎麦), che consiste in noodles di grano saraceno. Questo piatto ha un significato simbolico, in quanto i noodles lunghi simboleggiano una lunga vita, mentre il fatto di mangiarli la sera del 31 dicembre rappresenta il desiderio di superare le difficoltà dell'anno passato e di iniziare il nuovo anno con speranza.
Otoshidama (お年玉) - La Mancetta Di Capodanno
Una delle usanze più consolidate e amate del Capodanno giapponese è l'otoshidama (お年玉), i soldi dati come regalo ai bambini. La tradizione dell'otoshidama ha radici antiche, i soldi vengono regalati come simbolo di prosperità per il nuovo anno.
In giapponese, l'espressione otoshidama (お年玉) si può tradurre come "regalo per il nuovo anno", dove otoshi (お年) significa "anno" e dama (玉) significa "pallina" o "gemma".
Sebbene i regali possano essere fatti in qualsiasi formato, il denaro è la scelta più comune, spesso presentato in buste speciali chiamate pochibukuro (ポチ袋).
Hatsumōde (初詣) - La Prima Visita al Tempio
Una delle tradizioni più importanti e spiritualmente significative del Capodanno giapponese è l'hatsumōde (初詣), ovvero la prima visita dell'anno a un tempio o santuario shintoista.
Si tratta di una tradizione molto sentita, con milioni di giapponesi che partecipano a questo rito nei primi giorni dell'anno, cercando di ottenere benedizioni e protezione per i mesi successivi.
Cosa si fa durante l'Hatsumōde?
Le persone si recano al tempio o al santuario per pregare per la salute, il successo, la felicità e la prosperità nell’anno a venire. Alcuni portano anche offerte simboliche, come denaro o cibo, per ringraziare gli dei e chiedere protezione.
Durante l'hatsumōde, si compie una serie di rituali specifici. La visita inizia con la purificazione delle mani e della bocca presso una fontana chiamata temizuya (手水舎), tramite un un mestolo di legno, in modo da purificarsi prima di avvicinarsi alla divinità.
Dopo la purificazione, si entra nel tempio o nel santuario e si compiono due gesti tipici: si suona una campana (se presente) e si offrono delle monete nel luogo di preghiera, solitamente davanti a un altare. Uno dei templi più famosi per l'hatsumōde è il Meiji Jingu (明治神宮), il santuario dedicato all’imperatore Meiji e alla sua consorte, l'imperatrice Shoken.
Il santuario, situato nel cuore di Tokyo, accoglie milioni di persone durante l'hatsumōde. Le sue ampie aree verdi e il suo ambiente tranquillo offrono un contrasto affascinante con il frenetico ritmo della capitale giapponese.
Al Meiji Jingu, i visitatori possono acquistare gli omamori (お守り), amuleti protettivi che si ritiene possiedano poteri speciali per la salute, la sicurezza, e la prosperità.
Inoltre, molti giapponesi acquistano un ema (絵馬), tavolette di legno su cui scrivono i loro desideri e preghiere per l’anno che inizia. Le ema sono poi appese agli appositi supporti all’interno del santuario, dove si ritiene che gli spiriti divini le leggano e esaudiscano i desideri.
Curiosità sull'Hatsumōde
Un aspetto interessante dell'hatsumōde è che molte persone, pur non essendo particolarmente religiose, partecipano comunque a questa tradizione come segno di rispetto.
L'hatsumōde è anche l’occasione per fare delle previsioni per l’anno nuovo, un’attività che avviene spesso sotto forma di omikuji (おみくじ), i biglietti della fortuna. Questi biglietti, che si trovano nei templi e nei santuari, offrono previsioni che vanno dal destino favorevole alla sfortuna.
Se il destino scritto sull'omikuji è negativo, i visitatori possono legare il foglio di carta a un albero o a un filo all’interno del tempio, come gesto di speranza che la sfortuna venga allontanata.
Kadomatsu (門松) - Decorazione per l’Ingresso Delle Abitazioni
Le case giapponesi vengono spesso decorate con una particolare ornamento chiamato kadomatsu (門松). Si tratta di una decorazione composta da rami di pino, bambù e pruno.
Il kadomatsu viene collocato davanti alle porte di casa per accogliere gli spiriti degli antenati e per invitare gli dei del nuovo anno. I rami di bambù simboleggiano la forza, poiché il bambù cresce rapidamente e si piega senza spezzarsi. I rami di pino rappresentano la longevità, e i fiori di pruno, che sbocciano anche durante l’inverno, sono segno di speranza e rinnovamento.
Nengajō (年賀状) - Cartoline di Capodanno
Un'altra tradizione molto sentita in Giappone è l'invio delle nengajō (年賀状), le cartoline di Capodanno. Le nengajō hanno la stessa identica valenza delle nostre cartoline natalizie.
Le cartoline vengono scritte a mano o stampate, e spesso contengono immagini simboliche del nuovo anno, come gli animali dello zodiaco cinese.
Ad esempio, il 2024 è stato l'anno del drago, mentre il 2025 sarà l’anno del serpente. Le nengajō vengono spedite in tempo in modo da essere recapitate il 1° gennaio, e la gente spesso le invia a colleghi, amici e familiari per mantenere i legami sociali.
Il "Concertone" di Capodanno: Kohaku Utagassen
Il Kōhaku Uta Gassen (紅白歌合戦), traducibile come "La Battaglia Canora Rosso e Bianco", è uno degli eventi più seguiti del Capodanno giapponese, trasmesso ogni 31 dicembre dalla NHK.
L'evento vede due squadre, il Team Rosso (紅組, Akagumi), composto da cantanti femminili, e il Team Bianco (白組, Shirogumi), composto da cantanti maschili, sfidarsi in una gara musicale. Ogni squadra presenta una serie di esibizioni, spaziando tra generi diversi come pop, rock, idol music ed enka, la musica tradizionale giapponese. Alla fine dello show, una giuria e il pubblico determinano la squadra vincitrice.
I colori rosso e bianco non sono scelti a caso ma hanno un significato. Questi colori sono infatti associati a celebrazioni e occasioni felici:
- Il rosso rappresenta la gioia, la vitalità e la protezione contro il male,
- mentre il bianco simboleggia la purezza e un nuovo inizio, in linea con lo spirito di speranza per l’anno che sta per cominciare.
Inoltre, rosso e bianco sono i colori dei nastri utilizzati nei pacchetti regalo tradizionali (mizuhiki), spesso visti in cerimonie importanti.