L’orario in Giapponese: Parole ed Espressioni Utili
19/01/2025Il Setsubun(節分) è una festa tradizionale giapponese che celebra il passaggio dalla stagione invernale a quella primaverile risalente al periodo Heian (794-1185).
Il Setsubun è caratterizzato da riti propiziatori come il lancio di fagioli tostati per scacciare gli spiriti maligni e attirare la fortuna e molti altri davvero interessanti.
Che Cosa è Il Setsubun? Quando Si Celebra?
Come anticipato, il Setsubun è una tradizione giapponese che segna il passaggio tra le stagioni.
Il termine 節分 (Setsubun) è composto dai kanji 節 (setsu), che significa “stagione”, e 分 (bun), che significa “separazione” o “divisione”. Insieme, quindi Setsubun significa: “separazione delle stagioni”.
Ma che giorno si festeggia?
Il Setsubun del 2025 cadrà il 2 febbraio (domenica). Nel calendario lunisolare, il primo giorno dell’anno è stabilito in corrispondenza della luna nuova più vicina al Risshun "立春" (l’inizio della primavera). Per questo motivo, il Setsubun si celebra il giorno precedente al Risshun.
Nonostante quest'anno cada il 2 febbraio, generalmente il Setsubun cade il 3 febbraio: anche nel 2021, il Setsubun si è tenuto il 2 febbraio, la prima volta in 124 anni (dal 1897). Invece nel 1984 il Setsubun è caduto il 4 febbraio, rendendo il 2021 anche la prima volta in 37 anni che il Setsubun non cadeva il 3 febbraio.
Storia e Origine Del Setsubun
Le tradizioni cinesi da cui trae origine il Setsubun erano in origine dei rituali di fine anno celebrati nel dodicesimo mese del calendario lunisolare. Il periodo che segnava il passaggio dall'inverno alla primavera, era infatti considerato un momento critico in cui si riteneva che gli spiriti malvagi (疫鬼) portassero malattie e disastri.
Nacque quindi una cerimonia che serviva per scacciare gli spiriti, salutare il vecchio anno e accogliere quello nuovo con felicità e fortuna (come documentato nel Libro degli Han Posteriori).
Nel testo rituale cinese Zhouli (周礼) si narra di un ufficiale chiamato Hōsōshi (方相氏) che indossava una pelle d’orso, una maschera dorata con quattro occhi, un abito nero e una veste rossa, alla guida di un gruppo di assistenti nel compiere il rito chiamato Tsuina (追儺), con l’obiettivo di scacciare gli spiriti maligni dalle case. Il personaggio di Hōsōshi, inizialmente esecutore del rituale, fu poi associato al "demone scacciato".
Il rituale cinesese venne poi assorbito nella cultura giapponese, fino a farlo diventare il Setsubun che conosciamo oggi.
Anche in Giappone il periodo del Setsubun, ancora freddo e instabile, era considerato pericoloso per la salute, e ai tempi malattie e indisposizioni venivano attribuite agli spiriti maligni, impersonati da oni (demoni) o yaki (spiriti epidemici).
La Tradizione Del Lancio Dei Fagioli
La tradizione del Setsubun come lo conosciamo oggi ebbe quindi inizio durante il periodo Muromachi (1336–1573) quando ogni famiglia dell’aristocrazia e della classe dei samurai lanciava fagioli fuori dalle proprie case.
L’Ainōshō, un dizionario compilato durante il periodo Muromachi, afferma che l’usanza di lanciare fagioli durante il Setsubun abbia avuto origine da una leggenda del X secolo, durante il regno dell’imperatore Uda, quando un monaco del monte Kurama scampò alla sfortuna accecando degli oni (demoni) con dei fagioli tostati.
Inoltre la parola giapponese per "fagiolo", 豆 (mame), può essere scritta anche come "occhio del diavolo" (魔目), la pronuncia poi è simile a mametsu (魔滅), che significa appunto "eliminare i demoni".
I fagioli sono anche uno dei cinque cereali sacri (insieme a riso, grano, miglio, panìco e fagioli), erano considerati essere pieni di energia spirituale e venivano usati nei riti per le loro qualità sacre.
A partire dal periodo Edo (1603–1867), l’usanza di lanciare fagioli presso i santuari shintoisti, i templi buddisti e le case delle persone comuni si diffuse in tutto il Giappone, diventando un evento estremamente sentito.
Fu anche in questo periodo dal quale partì l’usanza di legare teste di sardine arrostite ai rami di agrifoglio per decorare i cancelli delle case durante il Setsubun.
Questa usanza aveva lo scopo di spaventare gli oni con le spine delle foglie di agrifoglio e con l’odore delle sardine arrostite.
Come Eseguire Correttamente il Mamemaki
Come si dovrebbero lanciare i fagioli durante il Setsubun? Non si tratta semplicemente di lanciarli a caso, ma ci sono regole precise da seguire.
Tradizionalmente, il compito del lancio dei fagioli spettava al capofamiglia, ma oggi sono spesso i "toshi-otoko" (uomini dell’anno, ovvero quelli il cui segno zodiacale cinese coincide con quello dell'anno in corso), le "toshi-onna" (donne dell’anno, stesso discorso del toshi otoki) o coloro che attraversano un anno difficile a eseguire questo rito.
Ecco i passaggi per un corretto mame-maki:
- Il giorno prima del Setsubun occorre arrostite i fagioli della fortuna (福豆, fukumame) per poi offrirli sull'altare domestico. In alternativa si possono collocare su un foglio di carta bianca in un luogo rialzato, come una mensola o una superficie poste sopra il livello degli occhi.
- Si ritiene che i demoni arrivino nella notte (nell’ora del bue e della tigre), quindi il mamemaki dovrebbe essere fatto dopo il tramonto, preferibilmente tra le 20:00 e le 22:00.
- Quando si lanciano i "mame" occorre tenere il contenitore dei fagioli nella mano sinistra, a livello del petto, e lanciare i fagioli con la destra.
- Quando si lanciano i fagioli bisogna aprire porte, finestre e l'ingresso di casa. Iniziare il lancio dalla stanza più interna e proseguire verso l’esterno, gridando "Oni wa soto!" ("Fuori i demoni!"), "Fuku wa uchi!" ("Dentro la fortuna!"). Una volta terminato, chiudere subito porte e finestre per evitare che i demoni tornino e per non far scappare la fortuna.
- Una volta terminato il rito, mangiare i fagioli. Il numero di fagioli da mangiare è pari alla vostra età più uno. Se non gradite i fagioli o il numero è troppo elevato, potete sostituirli con il "fuku-cha" (福茶), un tè preparato con tre fagioli della fortuna, alga kombu, prugna salata e acqua calda.
Con questi semplici passi, avrete completato il mame-maki, garantendovi protezione e buona sorte per il nuovo anno.
I Piatti Tradizionali Del setsubun
Tra i cibi più iconici del Setsubun ci sono certamente gli Ehomaki.
Gli ehōmaki (恵方巻), letteralmente "rotoli della direzione fortunata," sono grandi rotoli di sushi, consumati in particolare nella regione del Kansai (Osaka, Kyoto), anche se grazie alla promozione delle catene di supermercati e dei negozi di alimentari, si sono diffusi in tutto l'Arcipelago.
Gli Ehōmaki sono preparati con diversi ingredienti simbolici come tamagoyaki (frittata giapponese), cetrioli, pesce e altri condimenti che vengono avvolti nell'alga nori.
Si ritiene che portino fortuna se mangiati senza essere tagliati ed in silenzio rivolti verso l'ehō, ovvero la direzione fortunata dell'anno, che cambia ogni anno secondo quanto stabilito nel feng shui giapponese.
Altri piatti tradizionali del Setsubun sono:
- Konnyaku (Konjac): ricco di fibre, il konnyaku è consumato nel Setsubun per purificare il corpo. Nella regione di Shikoku, è noto come "sunadashi", rinomato per ripulire dalle tossine.
- Kenchin-jiru (Zuppa Kenchin): una zuppa vegetariana con ingredienti come daikon, carote e radici di bardana, associata alla purificazione. È tradizionale in alcune parti del Kanto.
- Soba del Setsubun: sebbene è poco risaputo, la soba era un tempo consumata in tutto il Giappone durante il Setsubun contro le sventure, un’usanza che sopravvive in aree come Izumo (Shimane) e Nagano.
- Riso d’Orzo (Mugi-meshi): nelle aree agricole, il riso d’orzo era offerto come ringraziamento alle divinità durante il Setsubun. Si accompagna tradizionalmente a sardine arrostite.
Curiosità Sul Setsubun
Nei supermercati, i fagioli tostati vengono venduti confezionati con il nome di fukumame (fagioli della fortuna). Alcune confezioni includono maschere di oni (demoni) o di otafuku (una figura femminile di buon auspicio); spesso i padri le indossano per interpretare il ruolo del demone, animando la tradizione della distribuzione dei fagioli.
In origine, però, il capofamiglia o l’uomo dell’anno erano responsabili di scacciare i demoni con i fagioli. In alcune scuole elementari, il compito di lanciare i fagioli viene affidato agli studenti dell’ultimo anno.
Inoltre, ci sono templi e santuari che collaborano con asili nido e scuole materne, permettendo ai bambini di partecipare come miko (assistenti dei santuari) o chigo (figure rituali infantili).
Alcuni santuari invitano anche lottatori di sumo per partecipare al lancio dei fagioli, poiché si crede che il loro atto di battere i piedi con forza (shiko) serva a calpestare e sopprimere i demoni.
In regioni come Hokkaido, Tohoku, Hokuriku e Kyushu meridionale, si lanciano arachidi invece di fagioli di soia, oppure dolci, mochi, mandarini e altri alimenti, a seconda della tradizione locale, questo perché le arachidi sono più facili da raccogliere e sporcano meno.
Nei santuari dove i demoni sono considerati divinità o messaggeri degli dèi, si usa dire "Oni mo uchi" (鬼も内, "Anche i demoni dentro") invece di "Oni wa soto" (鬼は外). Ad esempio, al tempio Kinpusenji di Yoshino, nella prefettura di Nara, si dice "Fuku wa uchi, oni mo uchi" ("Dentro la fortuna, dentro anche i demoni"), poiché esiste una leggenda in cui il fondatore della scuola esoterica buddhista Shugendō converte i demoni, rendendoli suoi discepoli.
Al santuario Naritasan Shinshoji di Chiba, si grida solo "Fuku wa uchi" ("Dentro la fortuna"), basandosi sull’idea che persino i demoni si pentono davanti alla divinità Fudō Myōō. In alcuni territori dell'ex feudo di Nihonmatsu (nella prefettura di Fukushima), si dice solo "Oni, soto" ("Demoni, fuori") invece di "Oni wa soto" per evitare che suoni simile a "O-Niwa soto" (fuori dalla famiglia Niwa), che sarebbe irrispettoso verso l’ex clan dominante Niwa.
Templi e Santuari Famosi per il Setsubun
Oltre che in case, ovviamente il Setsubun viene celebrato anche nei templi del giappone. I partecipanti ricevono i fagioli dai monaci (che generalmente vengono lanciati dall'alto), per poi essere mangiati o scagliati contro dei demoni. Ci sono poi altre usanze che variano a seconda del tempio:
- Asakusa Kannon (Tokyo) Celebre per la danza dei Sette Dei della Fortuna e la partecipazione di personaggi famosi.
- Naritasan Shinshoji (Chiba) Qui il grido è solo "Fuku wa uchi!" e la cerimonia include la partecipazione di attori e lottatori di sumo.
- Gojotenjinja (Tokyo) La cerimonia prevede l’offerta di mochi preparato con erbe medicinali per la salute.
- Chūson-ji (Iwate) Conosciuto per il suo "Mame Daishi" (Grande Maestro dei Fagioli), il tempio protegge da sette sventure.
- Yasaka Jinja (Kyoto) Qui le maiko e le geiko eseguono danze tradizionali e partecipano al lancio dei fagioli.
- Susanoo Jinja (Shimane) I visitatori ricevono il "Chinowa", una protezione unica contro malattie e disgrazie.